Il film si concentra sugli anni della formazione di Grazia Deledda, trascorsi senza mai uscire da Nuoro e di come, in un’epoca che proibiva alle ragazze di studiare, Grazia decide di diventare una scrittrice. Gli anni della sua formazione sono costellati da sciagure e lutti, da innamoramenti immaginari e amori reali, ma anche dall’ostinata voglia di migliorarsi. Il film racconta la sua straordinaria determinazione, la sua tenacia, la sua sfrontata capacità di autopromozione, ma anche il suo talento, il suo sincero amore per la sua Sardegna, il bisogno profondo di essere compresa. Finché, molto presto, arriva il successo. Attraverso la storia di una ragazza che ha realizzato il suo progetto di vita, Grazia parla della condizione di tante donne che, ancora all'inizio del '900, vivevano in una sorta di clausura, con pochi diritti, ma con tanti doveri.
Scopri di piùIl carnevale in Sardegna è considerato un rito arcaico: a Siniscola, dopo anni di oblio, è stata riscoperta la maschera tradizionale di "Sos Tintinnatos", così chiamati perché si tingono viso, collo, mani e avambracci di nero, indossano abiti tradizionali scuri, con sonagli e campanacci.
Scopri di piùIl decalogo dell’ospitalità scritto dal Dott. G. Manca nel 1960 nel libro “Questa è la Sardegna” ovvero “Costa est sa Saldigna - frutto della mia lunga dura solitudine”
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